Come scegliere la soluzione di picking più adatta per aumentare la produttività del magazzino

01 Aprile 2021

La logistica di magazzino è un ecosistema di soluzioni e strumenti che convivono e cooperano in sinergia per raggiungere obiettivi comuni, tra cui: stoccaggio e conservazione delle merci e preparazione degli ordini. L’evoluzione tecnologica ha reso il magazzino protagonista di un progresso continuo, fatto di sistemi in grado di velocizzare le operazioni di gestione delle merci e preparazione degli ordini, migliorando le condizioni di operatività, limitando l’errore e aumentando la produttività. In questo percorso verso una maggiore efficienza delle operazioni di magazzino, anche l’uomo si ritrova coinvolto, non più come semplice esecutore ma come coordinatore di un sistema evoluto, intuitivo e innovativo progettato a suo vantaggio.

Nell’articolato mondo della logistica di magazzino, possiamo distinguere:

In questo articolo approfondiremo le soluzioni di picking e il loro impatto sulle operazioni di logistica di magazzino.

  • le soluzioni per lo stoccaggio, ovvero le strutture vere e proprie dove vengono conservate le merci, ad esempio i magazzini automatici verticali e orizzontali;
  • i software che guidano l’automazione di magazzino sviluppati per essere integrati ai sistemi di stoccaggio automatici;soluzioni di picking, ovvero sistemi che ottimizzano la preparazione degli ordini già a partire dal prelievo delle merci dalle aree di stoccaggio.

In questo articolo approfondiremo le soluzioni di picking e il loro impatto sulle operazioni di logistica di magazzino.

Il sistema put to light nel picking e i suoi elementi a supporto

Il sistema put to light è una soluzione per il picking sviluppata per ottenere maggiore efficienza nella gestione del magazzino, nelle operazioni di prelievo della merce e nella preparazione degli ordini. Il sistema put to light si può avvalere di due elementi a supporto, progettati per lavorare in sinergia tra loro e per migliorare ulteriormente la logistica di magazzino: picking cart e picking station.

Partiamo dal cuore del sistema, put to light, che rappresenta la soluzione perfetta per una preparazione degli ordini più veloce, pratica e intuitiva. Put to light fa parte del flusso intralogistico di outbound e si propone come un valido ausilio nelle operazioni di smistamento delle merci. Nel sistema put to light, infatti, la presenza di alcuni display posizionati su banconi o rulliere, guida visivamente l’operatore verso le singole aree in cui devono essere posizionati i prodotti e gli articoli precedentemente prelevati. Più precisamente, ogni specifica posizione viene dinamicamente associata a un ordine e viene abbinata a un display luminoso, che indica all’operatore dove depositare l’articolo o gli articoli e in quale quantità. Attraverso l’implementazione di software dedicati WMS è possibile gestire differenti tipologie di picking come batch picking (stessa SKU da distribuire su ordini diversi) o multi-order (esecuzione contemporanea di più ordini ma senza batch picking). Il sistema put to light può essere applicato sia a magazzini automatici che a magazzini tradizionali, come ad esempio scaffalature statiche.

Dopo aver introdotto il sistema put to light (PTL), entriamo nel dettaglio, approfondendo caratteristiche e funzioni di due elementi a supporto del put to light: picking station e picking cart:

  • Picking station

La picking station può essere considerata a tutti gli effetti l’infrastruttura (hardware) del put to light (il sistema cuore). Si tratta una punto di stoccaggio intermedio, costituito da una robusta struttura in acciaio verniciato dotata di più ripiani che fungono da supporto per i contenitori in cui depositare la merce e a cui sono associati dei display put to light, con relativo controllore e alimentatore. La picking station può essere utilizzata abbinata a trasporto manuale oppure a trasporto automatico (nastri/conveyor). Le picking station, in quanto soluzioni modulari, possono essere affiancate per ampliare l’area operativa (le modalità di utilizzo possono essere con operatori da un solo lato o da entrambi), molto utile nel caso in cui sia necessario processare più ordini contemporaneamente. La struttura base della picking station può essere personalizzata con moduli aggiuntivi, per agevolare, ad esempio, l’installazione di monitor, lettori di codici a barre, stampanti per etichette o altri accessori.

  • Picking cart 

Si tratta di un carrello in acciaio dotato di 4 ruote pivotanti, progettato per essere manovrato con estrema facilità, completo di ripiani per accogliere i contenitori, display put to light con relativi controllori, batterie di alimentazione o backup e sistemi WiFi per la connettività wireless. Il picking cart può essere spostato manualmente dall’operatore oppure movimentato utilizzando robot autonomi mobili. L’utilizzo deI picking cart può avvenire sia in magazzini automatizzati verticali o orizzontali che in magazzini “tradizionali”, ovvero nelle aree attrezzate con scaffalature. I picking cart permettono con facilità di raggiungere le diverse posizioni del magazzino, in base al posizionamento della merce.

Insieme a picking station e a picking cart, possiamo citare anche specifiche applicazioni per smartphone e dispositivi mobili dedicate al picking, che permettono di effettuare e tracciare le operazioni di prelievo e versamento delle merci all’interno del magazzino.


I vantaggi delle soluzioni di picking per la logistica di magazzino

Tutti questi nuovi strumenti di picking mettono al centro le esigenze dell’operatore e il miglioramento delle performance produttive. Put to light, picking station e picking cart si rivelano 3 elementi complementari, che possono lavorare in sinergia per migliorare le performance a livello produttivo, fattore fondamentale in diversi settori, come ad esempio in quello della distribuzione. Tra i principali obiettivi delle soluzioni di picking, segnaliamo in particolare:

  • migliorare la velocità a livello operativo (ad esempio il n° di picking in una data unità temporale) e quindi ottenere un risparmio in termini di tempi di lavorazione;
  • raggiungere una maggiore precisione, riducendo gli errori (che possono avvenire in caso di lavorazione manuale);
  • ridurre l’impatto di gestione della logistica inversa;
  • ottenere soluzioni di ausilio al picking altamente performanti, che necessitano di limitati interventi di manutenzione e aggiornamento per garantire sempre un ottimo livello di efficienza.

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Come ottimizzare le operazioni di picking in magazzino?

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