Come gestire in modo efficiente le scorte

02 Marzo 2018

È noto a tutti che mantenere in azienda una certa quantità di merce sotto forma di stock implica dei costi. Le scorte infatti rappresentano una immobilizzazione di denaro, richiedono per questo un grande investimento in capitale e hanno effetti diretti sulla consegna ai clienti.

Perché si accumulano le scorte?

I motivi sono i più vari, principalmente le scorte sono essenziali per coprire le mancanze causate dall’incongruenza temporale tra domanda e offerta. Per ovviare a questa necessità negli anni ’80 è nato il metodo Just in time, una filosofia produttiva orientale sviluppatasi all’interno di Toyota.
Il “Just in time” si inserisce in un modo più ampio di organizzare la produzione senza alcuno spreco, perseguendo un miglioramento continuo con l’obiettivo di creare magazzini senza scorte ed effettuare acquisti solo nel momento in cui vi è domanda.
Ovviamente in molte realtà, se non quasi in tutte, questo è un atteggiamento ipotetico e poco realizzabile, tuttavia quello che si deve trarre da questa filosofia è che limitare al massimo la quantità e il valore della merce stoccata in magazzino consente elevati risparmi di capitale.

Se l’obiettivo è quello di ridurre al minimo indispensabile le scorte va da sé che gli acquisti dovranno essere molto più frequenti, con scarse possibilità di avere sconti legati alla quantità ed elevati costi in termini di tempo per la preparazione e l’invio degli ordini da parte dell’ufficio acquisti.

Da una parte quindi abbiamo il costo di possesso, riferito allo stock di merce in giacenza, dall’altro il costo di approvvigionamento, legato all’evasione di un elevato numero di ordini.

L’inventory management, o gestione delle scorte, ha come obiettivo quello di giungere ad un compromesso tra questi due costi e nel contempo rispettare le scelte e gli obiettivi complessivi aziendali, nonché le strategie di ogni reparto. Infatti, mentre l’attività finanziaria preferisce mantenere livelli bassi di scorte per risparmiare l’investimento in capitale, il marketing spinge per livelli alti di scorte in modo da poter effettuare ed accrescere gli sconti.

Modelli per gestire le scorte: le variabili da considerare

Sono molteplici i modelli per la gestione delle scorte e non ne esiste uno che sia valido a prescindere per qualsiasi azienda.

Quando si decide quale strada intraprendere e quale sistema adottare si devono prendere in considerazione le seguenti variabili:

  • Obiettivi dell’azienda e tipologia di business
  • Tipologia di scorte: materie prime, semilavorati o prodotti finiti
  • Indice di rotazione della merce: indica il numero di volte che tale merce “ruota” o si “rinnova” in un determinato periodo di tempo all’interno del magazzino
  • Lead time di approvvigionamento, ovvero il tempo che trascorre dall’ammissione dell’ordine alla ricezione della merce ordinata
  • Caratteristiche della domanda: volatilità, imprevedibilità, ecc. Si possono distinguere in particolare due tipologie di domande: la domanda indipendente che fa riferimento alle condizioni del mercato e quindi dipende da fattori esterni all’azienda e per questo è poco prevedibile e la domanda dipendente che si riferisce ad aziende che costruiscono ed assemblano un prodotto finito, essa è prevedibile e dipende strettamente dal prodotto finale
  • Risorse disponibili da dedicare alla gestione ed organizzazione delle scorte: capitale umano e/o capitale fisico

Date queste variabili, sono tre le principali domande da porsi e a cui trovare risposta:

  1. Quanto ordinare?
  2. Quando ordinare?
  3. Come controllare l’efficienza del sistema?

Approfondiamo questo ultimo aspetto.

Gestire in modo efficiente ed efficace le scorte

Come già detto in precedenza esistono diversi sistemi per gestire le scorte, e nessuno può essere considerato il migliore a livello generale.

La soluzione ottimale è diversa da azienda ad azienda, tuttavia esistono alcuni principi comuni che possono essere implementati indifferentemente dalla tipologia di sistema utilizzato e che garantiscono una gestione efficace delle giacenze.

Un modo semplice per farlo è adoperare il sistema ABC e suddividere i prodotti in tre categorie in base al loro valore di utilizzo (alto, intermedio e basso). Generalmente si è soliti integrare tale sistema con la legge di Pareto secondo la quale l’80% delle vendite viene dal 20% di tutti gli articoli.

Gli articoli presenti nella categoria A saranno dunque quelli che necessiteranno di maggior controllo. Classificarli in questo modo ti permette di tenere sempre sotto controllo la disponibilità della merce più importante per la produzione e di gestire in modo più efficiente il riordino di quest’ultima evitando un fermo produzione.

Ogni qualvolta avviene un’azione all’interno del magazzino devi monitorarla perché va a modificare il valore complessivo delle scorte. Solo avendo una rappresentazione attuale e veritiera della situazione scorte, in ogni momento, puoi prendere decisioni di management efficienti.

Pianifica la disposizione degli scaffali, degli scomparti e delle mensole in modo da garantire un ambiente adatto a trovare e prelevare gli articoli nel minor tempo possibile e che sia anche dinamico per poter essere riorganizzato secondo le esigenze future.

Con il software potrai automatizzare la gestione dei movimenti di magazzino e semplificarla, tenere sotto controllo tutte le transazioni e ridurre gli errori.

E se esistesse una soluzione per automatizzare e semplificare la gestione delle scorte?

Se ne parla sempre più spesso, sono i magazzini automatici verticali a cassetti. Una soluzione semplice, molto più semplice rispetto ai magazzini automatici completi. Sono macchine automatiche in grado di facilitare la gestione di tutti gli articoli nel magazzino, comprese le scorte.

Sviluppate in verticale, hanno al loro interno un sistema di movimentazione automatica dei cassetti e dispongono di un’interfaccia operatore tramite cui è possibile gestire le richieste di prelievo e deposito con un solo click. Nella maggior parte dei casi sono perfettamente integrabili alla tua rete aziendale così da monitorare tutte le azioni effettuate da qualsiasi operatore.

Grazie a questa soluzione che richiede budget limitati (dipende ovviamente dal numero di macchine che si vogliono adottare) potrai avere sempre la situazione scorte aggiornata in tempo reale. Non solo, i magazzini automatici verticali sono in grado di gestire automaticamente le scorte del magazzino e segnalare gli articoli per i quali è necessaria l’emissione di un lotto di riordino.

Ricordati che sono delle macchine, e tali resteranno, quindi alla base ci deve essere uno studio per trovare la soluzione migliore per la tua azienda a partire da quella attuale per decidere quando e quanto ordinare.

Restano validi i punti esaminati prima (le variabili e le decisioni da considerare), ma se progettato correttamente il connubio tra inventory management e magazzini automatici verticali può creare una soluzione più che ottimale: si limitano gli errori (fino quasi ad azzerarli), risparmiando spazio, tempo e garantendo massima sicurezza per le merci e gli operatori.

Idee per la riorganizzazione del magazzino

Migliorare l’organizzazione del magazzino non deve necessariamente essere un’operazione complessa: studia le planimetrie, pensa sia in orizzontale che in verticale, intervista il tuo team. Scopri alcuni suggerimenti facili da implementare per aumentare subito la soddisfazione del personale e i tuoi guadagni.
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