Slotting: come migliorare la gestione del posizionamento delle merci con i magazzini automatici verticali

03 Febbraio 2023

Il settore dell’e-commerce, nonostante un momento economico poco stabile, non smette di crescere in Italia, in Europa e Oltreoceano; le stime ipotizzano che questo mercato, solo negli USA, toccherà cifre vicine agli 11.000 miliardi di dollari entro l’anno 2025.

In pochi, però, conoscono le dinamiche che si sviluppano dietro le quinte di questo enorme flusso: la maggior parte degli utilizzatori dei servizi e-commerce nemmeno si interroga su come sia possibile sostenere la logistica di un magazzino, mantenendola sempre efficiente e performante.

Dietro ad ogni consegna, ad ogni pacco, ad ogni ordine ci sono operatori e aziende che devono gestire un numero sempre maggiore di scorte, consegnare in modo rapido e senza errori, il tutto senza aumentare la forza lavoro o l’ingombro del magazzino.

Esiste un procedimento ideale per ottimizzare queste operazioni? Purtroppo non c’è una soluzione che, con uno schiocco di dita, risolva tutto. Il magazzino vive infatti di processi concatenati gli uni agli altri, per migliorare la gestione e aumentare quindi il numero di spedizioni, o renderle più veloci, è necessario che l’azienda concentri l’attenzione sui processi più impattanti, quelli strategici.

Uno di questi è rappresentato dallo slotting del magazzino: una metodologia di organizzazione dello spazio di immagazzinamento che può contribuire a migliorare l’efficienza e la produttività in tutti i settori e in tutte le aziende, specie se dotate di sistemi di automazione come i magazzini automatici verticali.

Che cos’è lo slotting di magazzino e perché introdurlo

Uno dei processi che maggiormente incide sulla gestione operativa nell’ambito dello stoccaggio è appunto lo slotting del magazzino. Si tratta di una sequenza logistica che permette di ottimizzare spazi, dislocazione degli articoli e scelta di materiali e accessori al fine di migliorare le prestazioni di picking.

Una gestione efficiente dello spazio è fondamentale in un magazzino e, di norma, questa si basa sulla corretta collocazione delle unità di stoccaggio (SKU): ognuna di queste deve occupare uno slot ottimale per facilitare l’operatività degli addetti al magazzino.

Ogni slot viene a sua volta distinto, in base a dei parametri aziendali, in slot fisso o casuale.

Lo slot fisso è un metodo di suddivisione dell’inventario utilizzato per i prodotti che hanno una collocazione permanente. Lo slot casuale è di norma utilizzato per i prodotti che sono assegnati alla prima zona di prelievo disponibile.

In genere, lo slot fisso è riservato agli articoli in rapido movimento o ad alta rotazione, mentre lo slot casuale è utilizzato per gli articoli a bassa rotazione.

Slotting di magazzino: perché implementarlo

La scelta di come organizzare il magazzino è sempre rivolta ad ottenere il minor costo di gestione, ottimizzando le locazioni di prelievo. Vuol dire prodotti meglio collocati nell’area di picking, meno spostamenti, meno tempo perso. Vuol dire mappare e analizzare lo storico e le attività di magazzino per capire quali prodotti mettere vicini e in che parte del magazzino.

In ogni magazzino esiste sempre una golden zone che è caratterizzata dalle piazzole o dalle locazioni in cui sono collocati i pezzi più movimentati, ovvero con più alta rotazione. Se la golden zone viene compattata, le operazioni si ottimizzano, sin da subito.

L’ottimizzatore di Slotting normalmente agisce su analisi di posizionamento e secondo la classificazione ABC delle unità logistiche. Una buona analisi dello slotting permette di risparmiare moltissimo in termini di gestione di magazzino: il tempo di viaggio e il tempo di picking possono essere modificati a favore del tempo di picking e l’efficienza sarà indubbiamente migliore. Il punto di svolta è nel cercare di ridurre al massimo la somma tra i costi di prelievo e quelli di reintegro.

3 best practice fondamentali per lo slotting

Conosciute queste dinamiche, vediamo come è possibile dare vita a un processo di slotting efficiente.

Dall’improvvisa richiesta di palloni da spiaggia e di ornamenti festivi in estate, ai saldi e agli sconti imperdibili del Black Friday, la stagionalità può incidere parecchio sulla SKU velocity (la frequenza di prelievo di ogni articolo in un determinato periodo).
Per rispondere ai picchi di domanda, è necessario ideare e creare una strategia di distribuzione delle scorte per migliorare la disposizione delle stesse e mantenere una buona efficienza del magazzino durante tutto l’anno.

Consigli per l’organizzazione dell’inventario per soddisfare le richieste stagionali:

  • Determinare quali prodotti sono o saranno interessati dalla domanda stagionale
  • Identificare quando si verificheranno i picchi
  • Identificare gli articoli a rapida movimentazione e posizionarli vicino all’area di spedizione per facilitarne il prelievo
  • Aggregare le SKU che vengono prelevate frequentemente insieme nella stessa area di stoccaggio

Sia che si tratti di stoccare merci deperibili in zone refrigerate (in questo caso sarà necessario adottare soluzioni come il Modula Climate Control) o di conservare articoli di alto valore in scomparti ad alta sicurezza, l’identificazione della zona corretta per ogni articolo è fondamentale per garantire una gestione efficiente dell’inventario e la sicurezza sul posto di lavoro.

 

Come suddividere lo slotting dell’inventario in base alle zone:

  • Delineare le zone di prelievo del magazzino
  • Identificate l’area di stoccaggio adatta alle singole SKU – ad esempio, sistemare gli articoli deperibili in aree controllate dal punto di vista ambientale e conservate i liquidi infiammabili nella zona dedicata agli infiammabili. 

Oltre a suddividere lo stoccaggio degli articoli/SKU per zone, è possibile ottimizzare lo slotting dell’inventario raggruppando i prodotti in base alle attrezzature di prelievo utilizzate.

Come ottimizzare la distribuzione delle scorte in base agli strumenti e alle attrezzature di picking usate in magazzino:

  • Immagazzinare gli articoli pesanti in corsie vicine tra loro
  • Stoccare i pezzi piccoli in un’altra zona di prelievo, lontano dalle scorte pesanti
  • Se viene utilizzato un carrello elevatore o delle piattaforme a forbice per prelevare le scorte, assicurarsi che i corridoi siano sufficientemente larghi per il passaggio di tali attrezzature

L’analisi dell’affinità dei prodotti è il processo di analisi del comportamento dei consumatori per valutare e identificare quali prodotti vengono comunemente acquistati insieme.

Esempi di articoli in kit o in bundle che possono essere venduti insieme sono le cartucce d’inchiostro e le stampanti, la carta da regalo e le decorazioni natalizie, la pasta secca e i pomodori in scatola, i cellulari e le cover.

Sapere quali sono i prodotti che di solito vengono acquistati insieme aiuta ad ottimizzare la suddivisione delle scorte in magazzino, a incentivare le promozioni e a coinvolgere i clienti in attività di cross-selling o upselling di prodotti rilevanti.

 

Per la suddivisione dell’inventario mediante l’analisi dell’affinità dei prodotti:

  • Studiare il comportamento dei consumatori e i modelli di acquisto
  • Stoccare gli articoli di un bundle, o che potenzialmente sono vendibili insieme, uno accanto all’altro.

In questi casi l’operatore si trova a dover eseguire delle attività multiordine, e di conseguenza dei batch picking. Aver già ordinato tutto il magazzino secondo quelli che possono essere dei multiordine riduce di molto le tempistiche di picking perché non obbliga l’operatore a percorrere in lungo ed in largo il magazzino.

I magazzini verticali Modula sono la soluzione migliore in questi casi, perché l’operatore può rimanere nella stessa postazione ad effettuare il batch picking, ovvero il prelievo degli articoli dello stesso tipo in contemporanea e poi smistarli poi nei vari ordini.

In che modo l’automazione può aiutare a ottimizzare l’organizzazione del magazzino?

Dalla riduzione dei tempi di viaggio all’aumento della sicurezza sul posto di lavoro, ecco quattro motivi per cui la suddivisione del magazzino, unita all’introduzione di supporti automatizzati, è fondamentale per ottimizzare la gestione dell’inventario.

La routine di un operatore di magazzino comprende la ricerca dei prodotti all’interno del magazzino per il loro prelievo; per questo motivo la posizione delle scorte è fondamentale per ridurre il tempo necessario a prelevare i prodotti pronti alla spedizione.
È in casi come questo che si rivela utile lo slotting di magazzino: la merce che viene venduta in tempi brevi può essere stoccata vicino all’area di spedizione, con una conseguente accelerazione del prelievo e del refill.

La presenza di un magazzino automatico Modula è un chiaro esempio di efficientamento poiché i tempi di spostamento praticamente si annullano in favore di una golden zone concentrata nel magazzino e i costi di riordino sono facilmente prevedibili avendo sotto controllo tutti i prelievi, i depositi e i consumi del materiale.

Come in ogni altro luogo di lavoro, anche in magazzino possono purtroppo verificarsi incidenti. Che si tratti di inciampare sbadatamente in un prodotto lasciato sul pavimento o di essere colpiti da un prodotto che cade da uno scaffale, un magazzino può essere un terreno fertile per gli infortuni se le merci non sono stoccate correttamente.

I magazzini automatici Modula consentono innanzitutto di avere tutti i prodotti conservati all’interno di cassetti e quindi evita il rischio di cadute improvvise da scaffali, ma soprattutto permettono di stoccare le merci più leggere nella parte superiore e gli articoli più pesanti nella parte inferiore, garantendo così un’area di stoccaggio equilibrata e più sicura.

La stima del valore di tutti i resi globali effettuati in Europa nel 2020 è stata di 490 miliardi di euro. Questo è quanto emerge da un recente studio, effettuato da Twenga, dove sono state confrontate le percentuali di ordini e resi dei Paesi Europei, sottolineando i diversi approcci degli acquirenti digitali verso il reso della merce.

I numeri più alti in termini di reso si registrano in Germania (53%), seguiti da Olanda (52%), Francia (45%), Italia (43%), Spagna (43%), Gran Bretagna (40%), Belgio (38%) e Polonia (32%).

Con i magazzini verticali i resi dovuti agli errori di picking si riducono esponenzialmente; infatti è sufficiente immagazzinare gli articoli nella loro giusta posizione (si pensi ai contenitori refrigerati per gli alimenti deperibili) per ridurre i tassi di restituzione e migliorare così la soddisfazione dei clienti.
Una corretta suddivisione dello spazio può infatti migliorare il processo di movimentazione dei materiali. In un magazzino organizzato, i dipendenti sono impegnati soprattutto nelle operazioni di picking che sono operazioni a valore aggiunto, e non sono costretti a camminare su e giù per i corridoi alla ricerca di prodotti, poiché grazie ai magazzini automatici verticali conoscono la posizione esatta degli articoli. Di conseguenza, sono più concentrati e commettono meno errori di picking, ed anche i processi di gestione delle scorte sono più rapidi, semplici ed efficienti.

Lo spazio per un magazzino in Italia può costare dai 50 ai 60 euro al metro quadro (a Milano è di 55 euro al mq/anno, a Roma 56 euro al mq/anno e a Firenze in media 50 euro al mq/anno).

Molto più care le città di Londra, Parigi e quelle del Nord Europa mentre si possono evidenziare costi inferiori in Polonia, Est Europa e in Spagna.

Progettando e realizzando una suddivisione del magazzino efficiente, le aziende possono risparmiare spazio prezioso e concentrare le operazioni in un’area più piccola e più vicina a dove sono necessarie. Ciò contribuisce ovviamente a ridurre i costi complessivi di gestione o ad eliminare la necessità di trasferirsi in un magazzino più grande.

La capacità netta del magazzino automatico verticale in caso di volumi di slot crescenti ad esempio è altissima, inoltre la mappatura dettagliata dei cassetti e la suddivisione in scomparti tramite divisori e separatori consente un’ottimizzazione dello spazio impensabile in caso di utilizzo di scaffali, mensole, mezzanini o magazzini tradizionali.

Si può ragionare in termini di golden zone e slotting anche nel dettaglio del magazzino stesso: immaginiamo che nella parte centrale di un cassetto di un magazzino automatico (detto anche armadio verticale) i prodotti più prelevati e con rotazione più elevata siano sempre vicini e nella parte del cassetto più vicina e accessibile all’operatore. L’ampiezza dell’arco del braccio e la profondità del cassetto diventano delle variabili di calcolo per la collocazione dei prodotti.

L’utilizzo di vaschette, contenitori o di divisorie in metallo per la creazione di scomparti multipli e super dettagliati, può rendere ancora più efficiente il picking. Normalmente questi sistemi fanno parte del WMS oppure possono essere moduli che si affiancano al WMS in contesti di automatismo o nella preparazione manuale.

Automazione e strategia di slot optimization

L’organizzazione del magazzino richiede un processo continuo di raccolta di informazioni sul comportamento dei consumatori, di analisi dei dati e di modifiche alla disposizione dell’inventario quando necessario.

Utilizzare una soluzione Modula, unitamente a una ragionata slot optimization, rappresenta un’ottima scelta per garantire un corretto svolgimento delle dinamiche di magazzino, apportando benefici dal punto di vista della produttività e della sicurezza.

L’utente può monitorare i livelli di stock in tempo reale, accelerare i tempi di esecuzione degli ordini sia per le operazioni di picking che di rifornimento ed evitare il rilascio accidentale di prodotti sbagliati, obsoleti, scaduti o in attesa.

Come ottimizzare le operazioni di picking in magazzino?

Il picking è il cuore del magazzino, ed è una delle attività di gestione del magazzino che va progettata con maggior cura e attenzione. Scarica il nostro approfondimento su come ottimizzare il picking.
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